AMALGAMA
consultorio popolare
apre a Genova in P.za dell'Agnello 34r
Progetto di Medicina Integrata
Luogo di incontro e partecipazione
A.M.A.L.G.A.M.A. ovvero
associazione di mutuo appoggio libertario genovese arti e mestieri autogestiti
associazione di mutuo appoggio libertario genovese arti e mestieri autogestiti
Tutto nasce da qui.
Un gruppo di persone proveniente da varie esperienze politiche e sociali, nel 2009 inizia a riunirsi e a pensare e progettare un ambulatorio popolare autogestito.
Un gruppo di persone proveniente da varie esperienze politiche e sociali, nel 2009 inizia a riunirsi e a pensare e progettare un ambulatorio popolare autogestito.
L’idea
Promuovere un’ idea di salute pubblica basata sulla cooperazione, la collaborazione e la solidarietà. L’assemblea riconosce come concetto di salute la presa di responsabilità della singola persona e la consapevolezza di sé e del proprio stato di benessere psicofisico.
Tale presa di coscienza rende possibile una liberazione da quella forma di dipendenza e di delega che si ha nei confronti del terapeuta, cercando così l’emancipazione dalla continua ricerca di soluzioni esterne o indotte.
Questo spazio apre al suo interno la possibilità di acquisire strumenti di critica e di decisione per costruire rapporti paritari anche nel campo della medicina, convinti del fatto che l’emancipazione dell’uomo e della donna passa anche attraverso la riappropriazione delle conoscenze del corpo dello stato di salute. Allo stesso modo è possibile reinterpretare il sintomo e la malattia come segnali utili a riconoscere una disarmonia del proprio stato di salute.
Da queste premesse è nata l’esigenza di aprire uno spazio, gestito e organizzato dalle persone che prendono parte al progetto, la cui pratica medica quotidiana si ispira a valori quali umanità, ascolto, compassione, empatia e rispetto.
La struttura dell’Ambulatorio sarà la seguente:
attività
- servizi ambulatoriali (medicina sociale integrata; terapeuti di varia provenienza ed orientamento tendono, con il confronto e la condivisione, ad una nuova forma di cura e prevenzione)
- gruppi di lavoro per aree tematiche
- incontri a tema orientativi a creare autonomia individuale per la gestione della propria cura e del proprio benessere
- libreria
- terapie di gruppo
- attività di medicina del lavoro, politica sanitaria e diritto alla cura.
forma giuridica
associazione socio-sanitaria
sostenibilità
- cassa mutua
- prestazioni a costi contenuti condivisi e trasparenti
- varie forme di autofinanziamento
- tesseramento
- donazioni
- noneta sociale
struttura
assemblea generale, assemblee aree tematiche, segreteria, tesoreria.
Su questa base, si decide di affittare uno spazio che possa essere accessibile, visibile ed in strada, perché è dalla strada che vuole nascere questa idea.
Si sono scelti gli spazi di piazza dell’Agnello-Pinelli, centrali e con tre vetrine sulle due piazze. Storicamente erano i locali di una bottega alimentare, poi trasformati in magazzino e scantinato di negozi di Sottoripa.
Un enorme lavoro di demolizione e ristrutturazione dei muri, realizzazione di tutta l’impiantistica idraulica ed elettrica, pavimenti e serramenti, ha trasformato una cantina in un Ambulatorio!
Due anni di assemblee per l’autogestione della ristrutturazione degli spazi, grande partecipazione del territorio e di persone attive politicamente e socialmente.
Anni di incontri in tutta Italia, per condividere e promuovere una nuova forma di sanità dal basso, comunitaria ed autogestita.
Tutto questo ha permesso di raccogliere sostegno sociale ed economico; la fase più complessa ed onerosa: la creazione degli spazi.
Si sono scelti gli spazi di piazza dell’Agnello-Pinelli, centrali e con tre vetrine sulle due piazze. Storicamente erano i locali di una bottega alimentare, poi trasformati in magazzino e scantinato di negozi di Sottoripa.
Un enorme lavoro di demolizione e ristrutturazione dei muri, realizzazione di tutta l’impiantistica idraulica ed elettrica, pavimenti e serramenti, ha trasformato una cantina in un Ambulatorio!
Due anni di assemblee per l’autogestione della ristrutturazione degli spazi, grande partecipazione del territorio e di persone attive politicamente e socialmente.
Anni di incontri in tutta Italia, per condividere e promuovere una nuova forma di sanità dal basso, comunitaria ed autogestita.
Tutto questo ha permesso di raccogliere sostegno sociale ed economico; la fase più complessa ed onerosa: la creazione degli spazi.
Volutamente il progetto è rimasto indipendente da qualsiasi finanziamento pubblico o privato che non condividesse o rispecchiasse l’idea originaria: nessuna influenza politica, religiosa, economica.
Tutto questo ispirato da forme di autogestione della salute presenti in Italia e nel mondo. Dall’esperienza della Salud Autonoma Zapatista a cui alcuni di noi han partecipato attivamente, a progetti di cooperazione internazionale ed internazionalista; l’esperienza di Aurea Social (progetto autogestito di Barcellona nato durante il movimento degli indignando).
A sostenere questa fase di avvio, un importante prestito da parte di USI - Sanità di Milano (Unione Sindacale Italiana) sindacato autogestito libertario e del Progetto Libertario Flores Magon. Oltre che sostanziose donazioni di compagni sparsi per tutta Italia ed Europa.
La realizzazione di spazi a norma di legge, che potessero ospitare anche un servizio ambulatoriale a carattere chirurgico come l’odontoiatria, ha complicato notevolmente e rallentato la partenza del progetto e la possibilità di aprire al pubblico.
Si decide quindi di eliminare momentaneamente il servizio di odontoiatria (mantenendo la predisposizione impiantistica per questa ed altre attività sanitarie di carattere più chirurgico e di primo soccorso). Questa scelta alleggerisce notevolmente la struttura da organizzare e sostenere.
Il progetto ormai conosciuto su tutto il territorio locale e non, è pronto per iniziare…
con qualche anno di ritardo…
con qualche anno di ritardo…
Benvenuti in un sogno…